CM Punk

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Dax ultimate warrior
view post Posted on 18/4/2007, 16:55




Vero Nome: Phil Brooks
Nome Indies/WWE: C.M. Punk
Data di nascita: 26-09-1978
Luogo di nascita: Chicago, Illinois
Peso: 220 lb (100 kg)
Altezza: 6’1’’ (185 cm)
Mossa Finale: Pepsi Plunge, Anaconda Vice

Titoli vinti:
- IWA Mid-South Light Heavyweight Title (2 Volte)
- IWA Mid-South World Heavyweight Title (4 Volte)
- Steel Domain Wrestling Northern States Television Title (2 Volte)
- Mid American Wrestling Heavyweight Title
- IWC Heavyweight Title
- NWA Cyberspace Tag Team Title
- ROH Tag Team Title (2 Volte)
- ROH Title
- OVW Television Title
- OVW Heavyweight Title
- OVW Tag Team Title


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La carriera di Phil Brooks inizia nella IWA già con il ring name di C.M. Punk. Da subito parte con una attitude votata all'heel e forma immediatamente un'alleanza con Colt Cabana nel settembre del 2000. Alla Mid American Wrestling, nel suo primo match singolo, viene sconfitto da Adam Pearce durante un Loser Leaves Town match. Punk riprende la sua corsa in IWA dove ottiene cinque ottime vittorie di fila nella seconda metà del 2001: il 9 giugno ai danni di Mark Wolf (match che sancisce anche la conquista dell'IWA Mid-South Light Heavyweight Title), il 3 Novembre su Tarek The Great e nel mese di dicembre arriva per Punk l'IWA MS World Heavyweight Title ai danni di Chris Hero, titolo che viene difeso con successo ai danni di Colt Cabana il 15 dicembre e di Horace “The Psycopatic” il 18 gennaio 2002. Per Punk arriva una illustre sconfitta alla IWA, contro Eddie Guerrero che, avendo la meglio nello stesso match anche Rey Mysterio, diventa IWA MS Champion il primo marzo, regno che dura soltanto un giorno prima della vittoria di Punk durante il rematch. La IWA ritorna il 26 ottobre e Punk riesce ancora a conservare il suo titolo contro M-Dogg. Un’altra vittoria arriva contro BJ Whimer il 14 dicembre, ma, una settimana dopo, Chris Hero e CM Punk pareggiano, per raggiunto limite di tempo, un match da sessanta minuti. Dopo un anno di regno quasi del tutto continuo Chris Hero sconfigge Punk l’undici gennaio del 2003, conquistando così finalmente il titolo.

Il 12 maggio del 2003 CM Punk fa il suo esordio alla World Wrestling Entertainment, in un dark match di Raw che viene vinto dallo stesso Punk ai danni di Kalasha Sling. A metà 2003 CM Punk approda finalmente nel circuito della National Wrestling Alliance. Il 28 giugno 2003, nel frattempo, Punk sconfigge, assieme a Colt Cabana, “The Fallen Angel” Christopher Daniels e Raven alla Ring Of Honor, mentre si deve arrendere 4 giorni dopo in un ClockWork Orange match disputatosi alla NWA/TNA contro Shane Douglas. Fantastico invece il Dog Collar match del 19 luglio, quando alla ROH Punk prevale su Raven. Quando sembra andare tutto bene, arriva per Punk un bimestre agosto-settembre ricco di sconfitte: la prima il 16 contro Samoa Joe in un incontro valido per il Ring Of Honor Title, per finire con il match disputato alla USPW contro Terry Funk. Altre sconfitte per Punk arrivano il 15 e il 16 ottobre contro Vampiro e AJ Styles, mentre il 25 CM e Steve Corino pareggiano per raggiunto limite di tempo. Novembre è invece un periodo fausto per Punk, che, prevalentemente in incontri di coppia ma non solo, riesce a conquistare molte vittorie e addirittura il 26 sconfigge Raven in una stipulazione brutale come lo Steel Cage Match, crocifiggendo addirittura nel post match il “Corvo”. A partire dal 2004, finalmente, Julio Dinero e CM Punk decidono di dare un nome alla coppia che formavano già in precedenza, e iniziano così a chiamarsi “The Gatering”. Per il tag team arrivano nei primi mesi delle ottime vittorie ai danni di wrestler ex-ECW, quali The Sandman e Balls Mahoney. Dopo una buona serie di affermazioni singole a inizio febbraio, CM partecipa al Pure Wrestling Torunament, dove viene sconfitto da AJ Styles in finale dopo aver eliminato rispettivamente John Walters e Doug Williams. La prima sconfitta per il Gathering arriva a marzo contro Raven e Terry Funk. Perdono quindi un altro match sempre contro Raven, che questa volta fa però coppia con Sabu. Dall'aprile del 2004 Punk inizia ad essere contattato dalla TNA, che era diventata ormai una vera e propria federazione a sé stante. Tuttavia Phil Brooks rifiuta e decide di continuare la sua avventura nelle Indies e specialmente nella Ring of Honor. A maggio infatti, dopo una serie di sconfitte alla PWW, sia in coppia che da singolo, Punk fa il suo ritorno alla Ring of Honor mettendo a segno una buona serie di vittorie assieme al suo compagno Colt Cabana, nella stable chiamata Second City Saints.

A metà giugno arriva, dopo una vittoria su Chris Hero, la possibilità per Punk di vincere il ROH Title in un match contro Samoa Joe, incontro che però si conclude in pareggio dopo 20 estenuanti minuti di combattimento. Una settimana dopo Punk alla PWG batte Steve Corino e, al successivo show della ROH, riesce addirittura a sconfiggere, in un’impresa da altri tempi, quattro lottatori in un Handicap Match, che erano Special K, Dunn, Marcos e The Outkast Killaz. Alla PWG Punk viene sconfitto da Super Dragon in un single match a inizio luglio. CM però si rifà con un paio di vittorie in coppia con Colt Cabana, con cui conquista addirittura anche i ROH Tag Team Titles, e una in singolo su Matt Striker. I titoli ai Second City Saints vengono tuttavia tolti il sette agosto e, allo show successivo della IWC, si assiste a uno dei migliori incontri della storia nel panorama indipendente, con Chris Hero che batte Punk dopo trenta folli minuti di fight allo stato puro. A settembre per CM arrivano soltanto una serie di sconfitte sia in coppia sia da singolo, mentre invece nel mese di ottobre riesce a rifarsi alla grandissima, conquistando nuovamente l'IWA MS Heavyweight Title ai danni di AJ Styles. Il regno di Punk è abbastanza lungo, e vede molte difese vittoriose del titolo ai danni di svariati avversari. Tuttavia, a inizio febbraio 2005, Punk è costretto ad arrendersi a Danny Daniels, che gli strappa la cintura. Marzo è un mese di alti e bassi, mentre ad aprile CM Punk fa il suo esordio sui teleschermi della WWE venendo sconfitto, in coppia con Russell Simpson (superstar della East Coast Pro Wrestling), da Maven e Simon Dean in un match a Sunday Night Heat. Altre due apparizioni per Punk alla WWE arrivano in meno un mese: a Smackdown sconfigge Amazing Red in un Dark Match, mentre a Heat viene battuto da Val Venis facendo comunque un’ottima figura, così come anche alla ROH, dove viene ancora sconfitto in un sanguinoso Dog Collar Match da Jimmy Rave, che più volte lo aveva affrontato nel 2005. Il 18 giugno CM Punk si fregia anche del ROH Title, battendo Austin Aries, e procedendo poi a un turn heel immediatamente dopo la vittoria. CM Punk difenderà poi vittoriosamente l’alloro l’8, il 9 e il 16 di luglio, rispettivamente contro Jay Lethal, Roderick Strong e James Gibson. Al termine di quest’ultima difesa, però, Punk viene attaccato da Christopher Daniels, che gli ruba la cintura. Il 23 luglio CM Punk e Christopher Daniels si affrontano in un bellissimo incontro, che termina in pareggio dopo sessanta minuti. Due giorni dopo, invece, Punk sconfigge un jobber a Sunday Night Heat, ma la dirigenza WWE, evidentemente non soddisfatta, decide di non mandare il match in onda. Il 12 agosto, alla ROH, CM Punk effettua dapprima un promo, in cui si dichiara l’artefice si tutti i successi della compagnia, poi, nel main event, perde il titolo a favore di James Gibson, in un match a eliminazione che vedeva coinvolti anche Samoa Joe e Christopher Daniels. La sconfitta di Punk è chiaramente frutto di una volontà della WWE, che avendogli offerto un contratto di sviluppo, voleva evitare che si esibisse da altre parti.

La federazione di Vince McMahon invia così CM Punk alla Ohio Valley Wrestling, in attesa di chiamarlo a combattere nel main roster. L’inizio di Punk alla OVW è ad alti e bassi: arrivano infatti alcune vittorie, come quelle del 21 settembre contro Disco Inferno e del 12 ottobre contro Elijah Burke, ma anche varie sconfitte, tra cui spiccano quella del 28 settembre contro Doug Basham e quella dell’1 ottobre contro Brent Albright. La prima soddisfazione per CM Punk alla OVW arriva il 9 novembre, con la conquista del titolo TV ai danni di Ken Doane. Dopo questa vittoria Punk inizia una dura rivalità con Brent Albright, anch’esso interessato alla cintura: il 13 e il 16 novembre Punk riesce ad avere la meglio sull’avversario, e ripete l’affermazione anche il 30, in un Triple Threat comprendente anche Ken Doane. Il 14 dicembre CM Punk affronta nuovamente Brent Albright: il match termina in pareggio dopo 30 minuti e così CM, rifiutando di combattere in un overtime, mantiene il titolo. Il 4 gennaio 2006 Punk è però costretto a cedere la cintura a Aaron Stevens, in un 3 Way match in cui era coinvolto anche il solito Brent Albright. Nelle settimane successive Punk e Albright vengono messi in tag team, ottenendo anche qualche buona affermazione, una su tutte quella ai danni Ken Doane e Paul Burchill, ma, non riuscendo proprio ad andare d’accordo, finiscono spesso per attaccarsi dopo la conclusione degli incontri. Viene sancito così per il 28 gennaio un 30 Minutes Ironman match tra i due rivali: qui Punk, nonostante una buona prestazione, è costretto alla sconfitta con il punteggio di quattro a tre. Il 15 febbraio CM Punk sconfigge Ken Doane nel primo turno del torneo per l’assegnazione del vacante OVW Heavyweight Title e, una settimana dopo, si sbarazza di Chris Cage in semifinale. L’1 marzo, però, nella finale del torneo, Punk si trova nuovamente di fronte il suo nemico Brent Albright, che ancora una volta riesce a batterlo, laureandosi così campione. CM prova in tutti i modi a rifarsi, ma viene sconfitto da Albright anche il 18 in un Lumberjack match. L’1 aprile, alla cerimonia di induzione delle leggende nella Hall of Fame, CM Punk presenzia assieme alla sua fidanzata Maria Kanellis, mentre, una sera dopo, a Wrestlemania 22, impersona uno dei gangsters che accompagnano l’entrata di John Cena. Pochi giorni dopo, alla OVW, Punk ottiene una vittoria in un match di coppia, schienando il campione Brent Albright e reclamando così una nuova Title Shot.

L’opportunità si presenta il 3 maggio sotto forma di uno Strap Match: in questa occasione Punk si dimostra determinatissimo e, finalmente, riesce a conquistare con pieno merito l’OVW Heavyweight Title. Da questo momento Punk inanella una impressionante serie di difese favorevoli, sconfiggendo atleti di tutto rispetto: il 10 gennaio ha la meglio su Gunner Scott (che altri non è che il solito Brent Albright), il 17 si impone su Mr. Kennedy, il 24 sul membro della Spirit Squad Johnny Jeter e l’8 giugno su Seth Skyfire. Il 24 giugno CM Punk compare per la prima volta, sconfiggendo Justin Credible, in un house show della ECW, da poco rinata sotto il controllo della WWE. Nelle settimane seguenti Punk alterna le partecipazioni agli house shows del brand estremo con i suoi impegni da campione OVW: qui il 30 giugno, in coppia con una superstar WWE come Kane, batte Shad Gaspard e The Neighboorhoodie, mentre il 12 e il 15 luglio difende con successo la cintura dagli assalti rispettivamente di Seth Skyfire e The Miz. Il 28 luglio, inoltre, in squadra con lo stesso Seth Skyfire, sconfigge nuovamente Shad Gaspard e The Neighboorhodie, laureandosi anche campione di coppia della federazione. L’1 agosto è il giorno del debutto televisivo di CM Punk in uno show ECW: alla storica Hammerstein Ballroom Phil si impone su Justin Credible, ricevendo una grande accoglienza da parte del pubblico. Pochi giorni dopo, tuttavia, Punk e Skyfire perdono i loro titoli di coppia OVW a favore di Deuce e Domino. Alla ECW, comunque, le cose continuano ad andare benissimo per CM Punk, che in poco tempo colleziona successi su Justin Credible, Stevie Richards e CW Anderson. Il 30 agosto la WWE, avendo ormai deciso che Punk dovrà impegnarsi unicamente in ECW, gli toglie il titolo assoluto OVW, a favore di Chet The Jet. Le settimane successive nel brand hardcore proseguono alla grande per Punk, che ottiene nuove affermazioni su Shannon Moore, Danny Doring e Renè Dupree. Il 24 ottobre, dopo una vittoria per squalifica su Matt Striker, CM Punk viene attaccato da Mike Knox, geloso delle attenzioni che la sua fidanzata Kelly aveva per CM. Il 7 e il 14 novembre, tuttavia, Punk si vendica, sconfiggendo Knox in due occasioni, e ricevendo platealmente il supporto da bordo ring di Kelly. Il 26 novembre, CM Punk partecipa alle Survivor Series, venendo inserito nel team della DX, opposto alla squadra capitanata Edge e Randy Orton: il gruppo guidato da Triple H e Shawn Michaels ottiene una facile vittoria, ma la notizia rilevante è che il pubblico tributa a Punk un’ovazione nettamente maggiore rispetto a quelle riservate a HHH e HBK. Il 3 dicembre, a ECW December To Dismember, Punk partecipa all’Extreme Elimination Chamber con in palio il titolo massimo: la sua giornata non è però di quelle da ricordare, in quanto è il primo eliminato della contesa, che viene poi vinta da Bobby Lashley. Negli ultimi giorni del 2006 CM Punk si reca in Iraq, dove combatte nel WWE Tribute To The Troops, avendo la meglio su Shelton Benjamin. Il 9 gennaio 2007, però, grazie a una decisione di booking davvero discutibile, Punk cede in modo pulito ad Hardcore Holly. Le settimane seguenti vedono CM riscattarsi parzialmente, con le vittorie su Matt Stryker ed Elijah Burke, mentre il 28 gennaio, alla Royal Rumble, Punk entra con il numero 11, ma viene eliminato da The Great Khali, dopo una prestazione in chiaroscuro. Nella puntata dell’ECW successiva alla Rumble CM Punk viene incredibilmente sconfitto da Matt Striker, ma si rifà alla grande il 20 febbraio, quando, battendo Johnny Nitro, conquista un posto per il Money in the Bank ladder match in programma a Wrestlemania 23.

 
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