La DX

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PIEMME
view post Posted on 1/12/2006, 14:57




Mi si permetta.
Perchè poi dicono che sono di parte, che non mi va bene niente, e che se il wrestling mi fa schifo dovrei guardare altro. Certo.
Se però il wrestling mi piace, e ne ho visto il periodo migliore, perché non dovrei sperare in un ritorno qualitativo come quello di pochi anni fa? E perché, davanti a certe cose, non mi dovrei “arrabbiare”, o comunque fermarmi a riflettere?
Misteri della vita, diceva qualcuno, come appare ai miei occhi un mistero la gestione che la WWE sta facendo della nuova D-X.
Che poi mi dicono che se piace non andrebbe criticata, che se piace evidentemente è questo ciò che il pubblico vuole, che due icone come HHH e Shawn Michaels non andrebbero nemmeno messe in discussione e io dico -si– e –va bene– ma in realtà non ascolto perché per me il tutto manca di senso logico.

Prendiamo la puntata di Raw che la WWE ha registrato in Inghilterra. Jonathan Coachman, personaggio a mio parere sfruttato per una misera percentuale rispetto al suo reale potenziale, appiccica una taglia sulla testa della D-X, di modo che chi se ne libera torna a casa a tasche belle gonfie.
Cade, Murdoch, Haas e Viscera. Prendeteli uno per uno e provate ad accoppiarli di volta in volta con HHH o HBK. Non c’è storia.
Provate ad abbinarli in coppia e metteteli contro HHH ed HBK. Vagamente meglio, ma non c’è storia comunque.
Prendeteli tutti e quattro, mandateli contro HHH ed HBK e poi ditemi una cosa. Considerato che Viscera, per quanto scarso, è comunque grosso, e lo stesso dicasi per Cade e Murdoch, in quattro contro due non dovrebbero dare “almeno” un minimo di filo da torcere alla D-X?
Evidentemente no.
Eugene è un caso a parte, ormai la WWE non sa più cosa farsene per cui lo infila in ogni buco disponibile. Ah ah ah, facciamoci due risate alle spalle del povero ragazzo sfortunato.
Poi c’è la Spirit Squad. Che singolarmente non saranno nessuno, ma resto convinto che cinque contro due sia da sempre un incontro ostico da affrontare. Ma evidentemente sbaglio.
Infine Chris Masters. Sgonfiatissimo dopo la cura, sebbene pare che ora stia ritornando quello di prima (miracoli della genetica, direi…), affronta niente meno che la leggenda di Memphis Jerry Lawler in un altro incontro della rinata Masterlock Challenge. E vince. Risultato notevole, dopo tutto.
Poi, passano neanche cinque minuti, e ce lo troviamo in bagno, seduto sulla tazza, che aspetta di attaccare alle spalle il primo membro della D-X desideroso di ritirarsi in privato. HHH, per l’occasione.
Ora mi verrebbe da chiedermi tante cose, come ad esempio da quanto Masters stava lì dentro, oppure perché HHH è entrato in bagno camminando all’indietro pur di “vendere” al pubblico il fatto che non si era accorto di Masters, ma non è questa la sede. E’ però la sede per chiedersi come mai uno come Masters, che fa cedere una leggenda come Lawler, in tre nanosecondi viene mandato a dormire da HHH all’interno di un gabinetto. Misteri della genetica, forse.

Ora, senza ricordare tutti gli atleti di Raw e persino di Smackdown! che sono caduti davanti all’incredibile resistenza della D-X, e senza citare nuovamente Shane e Vince McMahon, arriviamo direttamente al fresco di proiezione Survivor Series. Dove la D-X, affiancata per l’occasione da CM Punk ed i fratelli Hardy, si trova a dover affrontare Edge, Orton, Jhonny Nitro, Mike Knox e Gregory Helms.

Ma prima una breve pausa di riflessione.
Sono il primo ad aver applaudito la scelta di mandare Edge e Orton contro la D-X. In primis perché i Rated RKO rappresentano una sfida ostica per la D-X, in secondo luogo perché Orton ed Edge sono i due heel più di spicco della WWE e necessitano di uno spazio importante per consolidare la propria posizione (più Orton che Edge, ma il discorso non cambia).
Fine della breve pausa riflessiva.

Helms e Knox, onestamente, non sono nessuno. Li eliminano? Beh, c’era da aspettarselo. Solo che sulla stessa lunghezza d’onda si potrebbe inserire anche Matt Hardy, ma evidentemente sbaglio. Alla fine dei conti, comunque, il team D-X vince, stravince, fa il pieno, umilia e manda a casa i propri avversari uno dopo l’altro. 5-0, se fosse una partita di calcio parleremmo di un massacro. E comunque potremmo parlarne allo stesso modo.

Mi si dice che non dovrei criticare, ed io rispondo –si– e –va bene-, ma finito Survivor Series non mi ritengo soddisfatto. E’ già da un po’, tra l’altro che non mi ritengo soddisfatto.

Parto da un semplicissimo presupposto.
Fin da quando esiste il wrestling, esistono regole che non possono essere ignorate. Tipo la forza di gravità, ma più filosofiche. Una di queste dice che un incontro non è interessante se la sfida proposta non pende in bilico, con due contendenti che hanno le stesse possibilità di vittoria. Prendete, ad esempio, Wrestlemania X-Seven. Austin vs. The Rock, incontro leggendario. Ora mettete al posto di uno dei due, tanto per dire, Scotty Too Hotty.
Wrestlemania X-Seven, The Rock vs. Scotty Too Hotty.
Wrestlemania X-Seven, Austin vs. Scotty Too Hotty.
Non suona allo stesso modo, vero?

La D-X, invece, ha sconfitto tutti. Ed intendo tutti, nessuno escluso. Li ha sconfitti sul ring, li ha sconfitti a parole, li ha umiliati in tutti i modi possibili, e persino quando sembrava che qualcuno, a Stamford, avesse capito che una coppia come quella formata da Edge e Orton poteva rappresentare una novità interessante, Survivor Series ha riportato tutti alla normalità.
Mi chiedo se questa vittoria non sia stato voluta per creare un po’ di rumor attorno alla D-X. Magari nella speranza che internet tirasse fuori il vecchio discorso del HHH padre e padrone e di HBK l’eterno amicone. Ma ormai, visto quanto accade, nessuno si pone più questi problemi. Ci siamo evoluti, per così dire.

Dei dieci atleti che hanno preso parte al match qui discusso, non ce n’è uno da criticare. Hanno fatto il loro lavoro, punto e basta. Gli hanno detto -fai questo- e –fai quest’altro- e loro lo hanno fatto. Paga incassata e di nuovo in strada, che domani è un altro giorno.
Ma i bookers che ci stanno dietro?
Qualcuno è in grado di fornire una spiegazione logica al perché un match cinque contro cinque è finito in questo modo, dato che sia Edge che Orton sono due ex campioni del mondo, mentre CM Punk, Jeff Hardy e Matt Hardy no? Cos’è, si avvicina il Natale, diventiamo tutti più buoni e dunque i face devono vincere per forza? Oppure si temeva di offuscare la D-X con una sconfitta o con una vittoria che non fosse schiacciante? No, perché a questo punto mi aspetto di vedere HHH ed HBK entrare alla Rumble con il primo ed il secondo numero, far fuori tutti gli avversari e poi vedere chi vince (va bene che l’ha fatto pure Rey Mysterio, però…). E magari potrebbero trionfare tutti e due, e poi entrambi potrebbero andare a Wrestlemania, che se la Rumble finisce in pareggio non vedo perché HHH non può andare per il titolo di Raw e HBK per quello di Smackdown…

Poi io ci provo a far finta che vada tutto bene, ma non è così. La D-X sarà pure popolare, saranno pure i beniamini del pubblico, la gente si divertirà pure a vedere due lottatori leggendari che si divertono in un mare di idioti (oh, si certo, davvero, adesso ditemi che non è questa l’impressione che si ricava da buona parte del restante roster di Raw…), ma il senso dove sta?

Se si tratta dei McMahon, dopo tutto, lo posso anche capire. Magari anche alcuni membri della Spirit Squad. Ma l’aver affossato ed umiliato Edge e Orton dove porta? A far risplendere Umaga (fino a quando anch’egli, povero ignaro, non si troverà a dover affrontare HHH ed HBK)?
E io adoro sia Triple H che Shawn Michaels, per carità. Due signori lottatori che hanno dato tanto al business. Ma in questo modo si rende meno interessante il programma, si rendono meno interessanti i feud, si ridicolizzano gli altri lottatori e, in fin dei conti, non si sfrutta per niente la possibilità di avere due icone come HHH ed HBK al servizio dei lottatori più giovani, e non si fa altro che accrescere l’aura di imbattibilità della D-X.
Sveglia! Sono HHH e HBK, lo sappiamo tutti che non sono gli ultimi arrivati!

Al di là della qualità dei singoli match, Survivor Series è passato quasi senza danni (e, forse, nemmeno con tante lodi). Però questa scelta di booking sta davvero a immagine di una condizione disperata, o comunque è sintomo del fatto che la gente dietro alla scrivania non sa bene dove sbattere la testa. Nei Simpson, il noto cartone animato, c’era una stanza all’interno della quale delle scimmie munite di macchina da scrivere cercavano di comporre un capolavoro. Sta a vedere che…

Poi mi si dirà che non dovrei criticare, che se il wrestling non mi piace non dovrei guardarlo, che dovrei smetterla di parlar male di tutto e tutti e che nessuno mi obbliga a farlo e io risponderò –ok- e –come vuoi tu- e – si d’accordo è vero- ma non starò ascoltando, perché non avrò ancora capito come questa roba fa a piacere alla gente (provate ad immagine, per un giorno, il wrestling seguito da tutti tranne da quelli che, come me, lo seguono sempre e comunque. I cosiddetti aficionados o “maniaci del wrestling”, per intenderci. Bassi ascolti in arrivo, eh? Magari, visto che la WWE campa su di noi e non certo sugli spettatori occasionali, potrebbero sforzarsi un po’ di più nel farci felici…).
Ma va bene così, perché la mia opinione conta tanto quanto quella di ognuno di voi.
Ed il compito di lodare la D-X e la sua imbattibilità lo lascio a qualcun altro, che magari si diverte di più.
Controversy creates cash, dice… beh, ormai chiunque, pur di pubblicizzare il libro di Bischoff. E per un po’ va bene, ma alla lunga le decisioni controverse stancano.
Bischoff aveva in mano la WCW, dopo tutto…


fonte Tuttowrestling.com

 
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