La NBA non accenna a partire? Le stelle NBA, in attesa dell'accordo, vorrebbero scaldarsi con un giro del mondo in due settimane toccando tutti i continenti
L'accordo non c'è, ma i passi avanti sì. Almeno così pare anche se su quanto dibattuto durante gli incontri c'è il massimo riserbo. C'è comunque ottimismo, la Nba prova a salvare almeno una parte della stagione e a sbloccare il lock-out. Ieri, dopo due riunioni di 16 ore complessive, George Cohen, mediatore federale incaricato di supervisionare la trattativa, ha spiegato che non c'è ancora l'intesa tra i club e i giocatori, ma ha lasciato trasparire un certo ottimismo, dando a tutti appuntamento per oggi.
"Tutti sono molto concentrati nel tentativo di risolvere problemi di natura diversa - ha spiegato Cohen -. Le discussioni fatte in questi ultimi incontri sono state costruttive e noi siamo qui per aiutare le parti a raggiungere un accordo".
Nba ferma, ma le stelle non stanno a guardare. Mentre qualcuno ha già scelto una squadra europea in attesa che si sblocchi il "lock-out" che sta fermando il basket a stelle e strisce, i migliori giocatori della Lega stanno pianificando un tour mondiale che li porterebbe a giocare sei partite in due settimane in quattro continenti diversi.
Secondo "Espn" Kobe Bryant (che Bologna continua a sperare di portare in Italia), LeBron James, Dwyane Wade, Derrick Rose, Carmelo Anthony, Chris Paul, Amare Stoudemire, Chris Bosh, Rajon Rondo, Blake Griffin, Russell Westbrook, Carlos Boozer, Paul Pierce e Kevin Love hanno già dato la loro adesione, Kevin Durant e Kevin Garnett potrebbero unirsi presto alla lista di stelle già pronte per questo tour mondiale che inizierebbe il 30 ottobre per chiudersi il 9 novembre con fermate a Porto Rico, Londra, Macao e Australia.
