MONTREAL 1997: THE SCREWJOB (3 parte)

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PIEMME
view post Posted on 18/1/2007, 13:46




7 Novembre 1997

Non c’è dubbio che, quanto siano importanti i servizi on-line anche nel mondo del wrestling, si sia visto soprattutto in quella famosa settimana. Da molti era stato detto che tra Hart e Michales c’erano stati dei forti attriti sulla conclusione del match, che Michaels l’aveva spuntata e che Bret stava per lasciare la Wwf immediatamente, non contento del “prodotto” che gli veniva proposto. Mentre tra tutte queste voci c’era pur qualcosa di vero, la maggiore verità è che tutto ciò che stava succedendo in quelle ore era una grande macchinazione di McMahon che voleva solo sfuggire ad un contratto troppo oneroso che, lui stesso si chiedeva, non sapeva per quali motivi avesse offerto. Michaels, che gli altri nel backstage sapevano essere il più fidato consigliere di McMahon, era riuscito a convincerlo che ciò che spostava gli spettatori verso la Wcw erano Kevin Nash e Scott Hall, e non Hulk Hogan e Roddy Piper, e che Vince stesso, con la Wwf, avrebbe dovuto seguire la stessa strategia della Wcw. Circola oggi una voce tra i wrestlers della Wwf che dice che Michaels convinse McMahon a seguire il nuovo mark inaugurato dalla Nwo, e ad aumentargli il contratto, rendendolo l’atleta più pagato della federazione, facendogli credere di essere stato contattato per passare alla Wcw. Forse si trattava solo di problemi di soldi, visto lo stato finanziario della Wwf di allora, ma ciò che è certo è che anche il cambio di direzione degli spettacoli della Wwf convinsero Bret a rompere il suo contratto dalla Wwf. In tutta questa storia, per quello che si può leggere su internet , per lo più cose scritte da tutte quelle persone che non sanno cosa sia veramente successo in quei giorni, la Titan, McMahon e Michaels fanno veramente la figura dei “major heels” di turno. Il sito ufficiale della Wwf, al momento di pubblicare la notizia che Hart aveva lasciato la federazione, senza spiegarne i veri motivi, fu assaltato letteralmente dalle proteste dei fans, e la direzione del sito dovette censurare i messaggi più offensivi. Alla fine McMahon rispose pubblicamente su internet con una lettera aperta, dall’alto del suo grado di owner della federazione:" Negli ultimi giorni, ho letto alcuni commenti sulla rete riguardanti Bret Hart e le sue presunte ragioni nel voler perseguire altre strade, diverse da quelle della Wwf. Io rispetto le opinioni degli altri e, come owner della World Wrestling

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Federation, ho capito che era tempo di sistemare le cose. Come è stato recentemente riportato sulla rete, la decisione di Bret Hart è stata presa a causa di suoi “problemi avuti con la dirigenza della World Wrestling Federation.” A chiunque sia indirizzata questa frase, io mi sento molto offeso quando viene tirata in ballo l’intera dirigenza della Wwf. In questa epoca di questo sport-entertainment, la World Wrestling Federation RIFIUTA di insultare il suo pubblico propinandogli i termini "Baby Faces" e "Heels". Nel 1997, quanta gente pensate che sia ancora , in senso stretto, solo “buona” o “cattiva”? La World Wrestling Federation ed i suoi programmi riflettono oggi maggiormente un prodotto vicino alla realtà , in cui le stars della federazione possano rappresentare personaggi vicini a ciò che essi realmente sono, e non per forza… bianco o nero! Da ciò che io ho avuto occasione di leggere, è stato riportato che Bret Hart è stato critico riguardo al livello di moralità degli spettacoli della Wwf. Discutibile linguaggio. Discutibili gesti. Discutibile uso della sessualità. Discutibili trattamenti delle diverse etnie degli atleti. Discutibile? Ogni cosa di quelle di cui Bret parla sono argomenti con cui ogni essere umano si trova ogni giorno ad avere a che fare. Inoltre, ricordandovi ciò che lui stesso ha detto, fate molta attenzione anche a ciò di cui Bret è stato spesso accusato. Spesso lui eccede con il suo linguaggio, e pronuncia troppo spesso il nome di Dio invano. Gli è stato anche rimproverato di usare spesso gesti troppo offensivi. Quello a cui voglio arrivare è questo: senza fare attenzione a ciò che è stato riportato, la decisione di Bret di proseguire la sua carriera lontano dalla Wwf,non è affatto una conseguenza di una direttiva di Shawn Michaels, come vogliono farvi credere. Nella personificazione di membro della DeGeneration X, Shawn Michaels come “character” deve per forza comportarsi in quel modo, ed io potrei aggiungere che Michaels svolge il suo ruolo veramente bene. Vi devo dire che le direttive della World Wrestling Federation non sono determinate da Shawn Michaels, e neppure da Bret hart, in questa storyline. Sono determinate da voi, fans della World Wrestling Federation. Voi ci avete chiesto un approccio agli incontri più sofisticato! Voi ci avete chiesto di essere sfidati intellettualmente. Voi avete chiesto un prodotto con una “attitude”. E’ mia responsabilità darvi esattamente ciò che voi volete. Personalmente, mi dispiace dell’eccessivo astio che si è venuto a creare tra Shawn Michaels e Bret Hart, ma alla fine è la World Wrestling Federation l’unica responsabile del contenuto di questo prodotto, NON Bret Hart. NON Shawn Michaels. NON Vince McMahon per questo specifico aspetto. Possa il migliore vincere alle Survivor Series!”
Tutto questo non fece altro che peggiorare la situazione della federazione ed il modo in cui i fans guardavano a McMahon. "Hai chiesto di essere sfidato intellettualmente? E la Wwf ti dà degli angles sulle differenze razziali. I fans scelgono quella direzione? Hanno chiesto di vedere Michales abbassarsi i pantaloni e saltellare su e giù in televisione!” Hart era stato inserito per la sua prima apparizione pubblica in Canada la notte prima dell’evento, prima dell’house show allo Sky Dome di Toronto. Si trattava di una mezz’ora sul canale TSN (The Sports Network, la versione canadese dell’ ESPN) , in un talk show chimato "Off the Record", condotto da Michael Landsberg. Il conduttore aprì lo show dicendo che la redazione aveva ricevuto più di mille telefonate che chiedevano ad Hart se stava per lasciare la Wwf per passare alla WCW. Nonostante i giri di parole per evitare l’argomento, Hart non riuscì a non dire che aveva dato i cosiddetti “30 giorni” alla WWF, in cui avrebbe valutato le offerte migliori delle due compagnie e poi avrebbe scelto. "Mi piacerebbe uscire da questa storia nel modo più chiaro che posso, ma in ogni caso io devo per forza fare così. Hart disse che la sua divisione dalla WWF non era dovuto a divergenze di carattere economico, ma a causa della “crisi” della WWF, vale a dire, le troppe differenze professionali che esistevano tra McMahon e Hart, soprattutto a causa della direzione che stavano prendendo gli show della WWF. “Lo sapete, non sto dicendo che non mi trovo bene, ma sento che alcune cose contenute negli show vanno contro il mio credo di ciò che il wrestling dovrebbe essere e potrebbe essere. “ Più tardi nello show Hart criticò Michaels, e disse che “il wrestling è spesso visto esclusivamente come una forma di intrattenimento, o almeno a volte. Io credo che devo essere molto orgoglioso di come io ho vissuto il wrestling fino ad oggi. Ma il wrestling, ormai non è più uno show che le famiglie dovrebbero guardare.” Hart parlò di come funzionava il business del wrestling e del fatto che in un ring bisogna avere fiducia nei tuoi avversari perché la tua integrità fisica è nelle loro mani e che le reali difficoltà personali tra i wrestlers dovrebbero essere messe da parte quando si lavora. Disse chè ciò che aveva detto su Michales era tutto sul “charachter” di Michales, ma disse anche che Michales aveva rilasciato delle dichiarazioni su di lui che avevano toccato un suo nervo scoperto, e che era stato non professionale. Fu trasmesso il filmato che mostrava un’intervista a Shawn Michaels in cui accusava la Hart Foundation di aver ridotto ad un immondezzaio lo spogliatoio della Nation Of Domination e insinuava che Hart fosse un razzista. Hart disse che non incolpava Michales di questo, perché tutto questo era ovviamente una decisione dei promoters e che comunque si trattava di un’intervista povera di concetti. “Penso che le tensioni razziali siano un problema a cui stare veramente molto attenti.” Hart disse che aveva smesso di guardare Raw circa

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cinque settimane prima perché non gradiva la direzione artistica, e fu d’accordo con il conduttore che disse che Michaels era stato un irresponsabile a paragonare Hart ad un Gran Maestro del Ku Klux Klan. Il conduttore poi riferì a Hart alcune frasi di Michaels riferite a Stu, il padre di Hart, che Bret non aveva mai sentito prima. “Sapete bene che io non mi pongo problemi quando qualcuno vuole ridere su mio padre. Jerry Lawler ha passato gli ultimi due o tre anni a prendersi gioco di mia madre o di mio padre, facendo commenti sempre ironici e umoristici. Adesso io sto venendo offeso da qualcosa che lui sta dicendo su mia madre, anche perchè ho scoperto che mia madre tollerava certe cose solo perché pensava che io le reputassi ok.” Poi terminò parlando di Brian Pillman. A questo punto, l’interesse per il match in certi circuiti e soprattutto in tutte le persone che erano implicate nell’industry, aumentò a causa della completa incertezza su come sarebbe finito il match, che aveva ottenuto livelli di attenzione mai visti da anni.
Nonostante Hart e McMahon volessero tenere segreta tutta la storia, tutti parlavano del fatto, e si sapeva che questa situazione avrebbe portato ad un grande buyrate. Ci furono 14,374 fans paganti, per 496.674 dollari americani d’incasso allo Sky Dome una notte prima delle Survivor Series, nel corso di un house show. A sentire i reports dei giornali canadesi, non ci fu molto clamore suscitato da una delle ultime apparizioni di Bret Hart nella Wwf, anche perché molti non lo sapevano. Ovviamente qualche fans sapeva tutta la storia e c’erano canti del tipo ”you sold out” diretti ad Hart. Nonostante tutto, Hart non si aspettava un’accoglienza simile. In fondo Hart era stato un pro wrestler per 21 anni, ed era stato in quel business per altri molti anni ancora , ma sentire queste offese nel suo paese natale lo colpiì molto. Il main event fu un six-man tag team match con Undertaker & Mankind & Steve Austin vs. Bret Hart & Davey Boy Smith & Jim Neidhart, che sostituiva Owen, che avrebbe dovuto prendere parte al match ma che non era pronto per il ritorno, a causa di un forte infortunio subito poche settimane prima. Fu chiesto a Bret di jobbare, e di subire lo Stone Cold Stunner, ma Hart ne discusse un po’ e poi rifiutò, dicendo che lui era l’unico canadese nel main event che vedeva uno scontro U.S. vs Canada con all’interno un grosso angle nazionalista e alla fine Austin terminò il match portando la sua stunner su Neidhart.

8 Novembre 1997

La WWF svolge un house show a Detroit, alla Cobo Arena per quello che sarebbe stato l’ultimo match negli Stati Uniti di Hart da wrestler per la World Wrestling Federation. La tensione era veramente alta e la prospettiva di un vicinissmo screwjob cominciava ad affacciarsi alla mente dei fans e degli addetti ai lavori più paranoici. Ma alla fine, era il 1997 e si trattava della World Wrestling Federation. Questo retaggio degli anni venti, in cui i veri “bad guys”, quelli che conducevano vite ad un basso livello erano presenti nel business. I giorni in cui Lou Thesz diveniva world champion perché tu avevi bisogno di qualcuno che proteggesse se stesso nei casi l’avversario avesse voluto fare uno shoot erano ormai finiti da trent’anni. Quel giorno, Hart incontrò l’unico membro della dirigenza della Wwf di cui sapeva di potersi fidare ciecamente: Earl Hebner. Mentre ci sono tanti compagni di strada in questo business, Hart e Hebner sono due persone che tu potevi identificare come strettissimi amici. Si dice che Hart abbia usato tutta la sua influenza per far sì che Hebner fosse l’arbitro, poiché voleva qualcuno nel ring di cui potersi fidare. Hebner disse che comprendeva tutta questa situazione e disse ad Hart: “Ti giuro sui miei figli che lascerei il mio lavoro prima di compiere uno screwjob ai tuoi danni.” Dal punto di vista personale, solo poco dopo ventiquattr’ore, il ricordo di quella conversazione lo colpì più di qualunque altra cosa. All’incirca, nello stesso momento la dirigenza della Wwf era a Montreal, arrivata un giorno prima rispetto al previsto. Vince McMahon tenne un incontro tra lui, Jim Ross, Jim Cornette, Pat Patterson e Michaels. Chi era presente vide che due dei personaggi sopramenzionati uscirono dall’hotel in cui si era tenuto l’incontro con delle facce molto scure. Ross, sulla hotline della Wwf disse che la tensione tra Hart e Michaels stava salendo alle stelle, che sarebbe state presente una squadra della security nel backstage e che i due sarebbero stati tenuti a maggior distanza possibile. Tutto questo era un totale work perchè Michaels e Hart, invece, stettero nello stesso spogliatoio e prepararono insieme il match, il pomeriggio seguente. McMahon inoltre decise di non commentare lo show al microfono e di restare nel backstage per far fronte ogni istante a qualsiasi problema fosse sorto. Ross annunciò a tutti che questo sarebbe stato l’ultimo match di Hart nella Wwf, cosa che ormai Hart non poteva più smentire

 
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